Fare un viaggio alla riscoperta di Sè Stessi non è semplice come dicono: ecco perché

Un viaggio ti cambia sempre.
E l’unico viaggio che vale davvero la pena di fare è alla ricerca di sé stessi.

Tu, conosci te stessa?

All’entrata del tempio di Delfi c’è scritto: “Conosci te stesso”, come l’invito che Socrate faceva sempre a tutti, infatti per ritrovare se stessi bisogna prima capire chi siamo veramente.

Almeno una volta nella vita ti sarai posta la domanda “Chi sono?”, oppure ti sarai fatta domande del tipo “Come funziona l’universo?” oppure  “Dio esiste?”.
Anche io queste domande me le sono fatte e alla fine posso dirti che le risposte arrivano, sempre.
Nel momento esatto in cui ne hai più bisogno.

Ho fatto e sto facendo un lungo viaggio di crescita personale, dove il tutto nacque ufficialmente nel 2020. L’anno in cui la vita di molte persone è cambiata. Compresa la mia.

Molti pensano che per ritrovare se stessi devi fare per forza un viaggio sciamanico o ritirarti su una montagna, non è affatto così. Stare in natura o in solitudine può aiutarti e sappi che puoi farlo anche qui e ora, esattamente nelle condizioni in cui ti trovi in questo momento.

Qui e ora, il momento presente.

Esiste solo il momento presente. Il passato e il futuro non esistono, anzi è proprio proiettandoci verso di essi che creiamo disagio interiore. Dobbiamo essere presenti a noi stesse.

Nel mio percorso ero soprattutto intenzionata a scoprire anche ciò per cui sono venuta al mondo, il cosiddetto scopo nella vita, il sogno della mia anima. Quando ho capito che sbagliavo il modo di chiedere, perché era dettato dall’ego, ho iniziato a pormi le domande in modo diverso: “Cosa posso fare per gli altri?” “Come posso fare meglio, quali sono i miei talenti?” – allora tutto ha iniziato a girare nel verso giusto.

Se vuoi ritrovare te stessa prova a riscoprire la tua parte più profonda. In quanto, il viaggio che dobbiamo fare è quello interiore.

Esiste un modo per imparare a essere sereni sempre, indipendentemente da quello che il destino ha in serbo per noi.

Gianluca Gotto, “Succede sempre qualcosa di meraviglioso

Come ritrovare se stessi durante i momenti di dolore?

Ritrovare se stessi ci permette di comprendere che la gioia, la felicità e l’entusiasmo non dipendono da un’altra persona o da qualcosa di esterno a noi, ma sempre da Noi stessi.

Ti invito a riflettere su una nuova prospettiva: immagina se nella vita in realtà fossimo noi a scegliere di sperimentare ciò che ci serve per la nostra evoluzione, attraverso esperienze che, in qualche modo, abbiamo “attratto”. La responsabilità sarebbe la nostra, no? Ebbene, è proprio così!

Quando sei in contatto con te stessa sei entusiasta perché sei in contatto con la tua parte divina.
Il termine “entusiasmo” deriva dal greco antico enthusiasmòs, formato da en (in) con theos (dio) e ousía (essenza). Letteralmente si potrebbe tradurre in questo modo: “con Dio dentro di sé” o con l’espressione “essere posseduto dall’essenza di un dio”.

D’altronde ritrovare se stessi è uscire dalla dualità ed essere Uno con tutto, è ritrovare Dio.

Dove mi sta conducendo questo viaggio?

Da quando ho preso consapevolezza di me stessa, questo viaggio mi ha condotta in molti luoghi e mi ha fatto incontrare molteplici e diverse persone.

L’Arte, l’unica vera amica che mi è sempre stata vicina, questa volta mi ha portata ad esporre una delle mie opere alla 4° Biennale d’arte a Barcellona, presso il MEAM (European Museum of Modern Art of Barcelona).

Un profondo grazie va alle mie preziosissime curatrici e organizzatrici d’arte che non mancano mai di coinvolgermi nelle loro iniziative, parlo delle sorelle Maria Di Pasquale e Sonia Di Pasquale.

Loro hanno senz’altro contribuito a darmi quella spinta ulteriore per mostrare le mie opere, non più solo alle quattro mura di casa, ma condividerle anche con altri.

Ci mettono sempre tanto amore e impegno in quello che fanno. Danno voce agli artisti emergenti, i quali, da soli, farebbero più fatica.

Sanno coinvolgere, si circondano di persone con la voglia di mettere a disposizione la propria energia e soprattutto la propria sensibilità artistica, oltre che il proprio tempo. Condividono con te il perché di questa “missione”, aiutandoti a emergere. Questo permette di portare un valore aggiunto al progetto.

Tutti dettagli che fanno la differenza e che mi hanno permesso di affidarmi a loro.

Da qui il mio viaggio alla ricerca di me stessa continua a proseguire. Io ci metto solamente la passione e l’amore.

Fai ciò che ti rende felice

Spesso ciò che ci rende più felici è seguire le nostre passioni ed è ciò che viene dal profondo di noi ma potresti essere tu stessa a bloccarlo.
Trova un modo per esprimere i tuoi talenti e realizzare il sogno della tua anima. Ma ricorda una cosa importante: puoi essere felice ora, qui, in questo preciso istante.

Per moltissimo tempo ho negato me stessa, ma quando ho iniziato ad accettarmi tutto è iniziato a scorrere diversamente.

Questa esperienza a Barcellona l’ho voluta intraprendere da sola.

Sono salita in aereo, sono scesa a Barcellona, l’ho visitata, ho partecipato all’inaugurazione della mostra assieme alla mia opera, ho pranzato, cenato, camminato.. da sola. Ma in realtà non ero veramente sola. Perché quando fai questo tipo di esperienze, incontri molte anime simili alla tua. E così è stato.
Ho conosciuto molte persone che probabilmente non avrei mai incontrato viaggiando in compagnia. Mi sono messa in gioco e sono uscita dalla mia comfort zone. Mi sono divertita molto e ho riso tanto.

Ho capito che se ho “paura” di qualcosa, la devo analizzare e poi prendere coraggio e affrontarla. Perché è proprio lì che si cela la mia salvezza.

Il viaggio: alla scoperta di me stessa

Questo viaggio mi ha permesso di essere me stessa, cosa di cui ho spesso bisogno, perché a me piace stare in compagnia ma mi piace stare anche in compagnia di me stessa. Il quadro che ho voluto portare con me a questa mostra si intitola “Il Ritrovarsi“. Ma questa è un’altra storia, che vi racconterò in un altro momento.

Ora ho in serbo una prossima avventura super entusiasmante, in un’altra nazione.
Pronte per scoprire quale?

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Se anche tu, come me, vuoi approfondire il tema della felicità ti suggerisco una lettura piacevole ma significativa: “Succede sempre qualcosa di meraviglioso” di Gianluca Gotto.

firma-noemi-zanini
Il mulino e l'arte surrealista

Sono Noemi Zanini e sono un'artista

Sono Noemi e sono una pittrice. Esploro la condizione femminile attraverso le mie opere, rappresentando le donne nella loro complessità: forti, fragili, ribelli, desiderose di riscatto e in continua rinascita.

Dipingo il loro mondo e il loro dualismo unendo la pittura figurativa a una texture di spray, UniPosca e colori acrilici, traendo ispirazione dalle tinte accese dello Street Art e del Pop Art. È così che aiuto ad emergere ogni donna che disegno: ponendola all’interno di una superficie intricata e permettendole di rinascere, di riscattarsi e allontanarsi da uno stato passivo quando, esso, non le appartiene più.

Do vita alle luci, alle ombre, alle sfide, alle difficoltà, alle storie di riscatto e fioritura, le tengo strette e, poi, le trasformo in opere.

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